domenica 22 marzo 2009

Le italiane sono fuori dall'europa che conta. Ma le inglesi ci sono veramente?



Per il secondo anno di fila le italiane non raggiungeranno le semi-finali, al contrario delle squadre inglesi che invece non hanno perso plotoni nei turni precedenti e che hanno un posto assicurato nelle semi-finali.
Peccato.... Ma ora chiediamoci, quanta Inghilterra c'è e c'è stata nelle partite di champions? Poca, basti pensare che dei 12 goal segnati dalle squadre inglesi solo un goal (tra l'altro su rigore) è stato realizzato da giocatori inglesi (l'8,33% dei goal). Ma non è detto che per il solo fatto che gli inglesi non segnino vuol dire che non ci siano inglesi. E allora sono andato a controllare quanti giocatori dell'undici iniziale presentatosi contro le squadre italiane erano inglesi ottenendo che: su 66 giocatori schierati dalle squadre in campo, solo 14 erano inglesi (21,21% dei giocatori). Non molto meglio le italiane che su 66 giocatori schierati titolari, 25 erano italiani (37,87% dei giocatori).

Ora, con questo discorso non voglio sembrare razzista, ma volevo solo fare una considerazione agli inglesi che criticano il calcio italiano. Infatti gli inglesi non dando la possibilità ai suoi giocatori inglesi di poter disputare partite a livello europeo non riesce a farli crescere e i risultati si vedono poi in nazionale, con l'Inghilterra che non riesce a raggiungere le fasi finali degli europei.
Demerito quindi agli inglesi che non hanno saputo valorizzare il loro calcio e i loro calciatori; piccola soddisfazione invece per gli italiani che riescono ancora a raggiungere buoni risultati a livello internazionale (vedi mondiale 2006) e che riescono a lanciare buoni giocatori anche a livello europeo (vedi Santon, Marchisio ....). E poi perchè andare a cercare giocatori in Brasile o in chissà che altro posto quando nel proprio giardino di casa crescono giocatori di talento. Certo va dato merito all'Inghilterra di aver saputo creare un buon gioco concreto e spettacolare.

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