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venerdì 8 maggio 2009

Italia svegliati

Ormai siamo abituati a vedere ogni giorno alla TV notizie di stragi o dell'arresto di vari persone per la presunta estorsione di soldi ai danni di privati o enti pubblici (i quali molte volte recepiscono una parte dei beni trafugati). Spesso i colpevoli di ciò sono mafie ed organizzazioni criminali.
Ma ogni quante
attività illecite scoperte dai reparti della finanza i malfattori riescono a farla franca? oppure per ogni magistrato o politico che svolge bene il suo lavoro quanti ce ne sono di corrotti? Credo che il rapporto stia 1 a 4.
Dagli anni 80 in poi le attività illegali delle organizzazioni mafiose che rubano i soldi pubblici allo stato crescono sempre di più e sono costituite spesso da appalti truccati, traffico di stupefacenti e clandestini, abusivismo edilizio ed estorsioni ai danni di privati (pizzo).
Un dato importante lo costituisce il debito pubblico che rivela un aumento dal 1980 al 2008 pari al 733%. Ciò è dovuto ad un innalzamento del costo della spesa pubblica, che a sua volta è aumentata (in buona parte ma non del tutto) dal fatto che politici in accordo con organizzazioni mafiose ricevevano una buona parte percentuale sul totale del costo dell'opera pubblica (vedi tangentopoli).
Il colpevole è soprattutto la mafia. Che di anno in anno penetra sempre di più nelle problematiche del paese. La mafia non è più, come si pensa nell'immaginario collettivo, solo un problema del mezzogiorno, ma bensì un problema che riguarda ormai anche il nord.
La mafia però al nord colpisce soprattutto e quasi esclusivamente gli appalti pubblici, frodi, prostituzione, traffico di stupefacenti, mentre al sud oltre a ciò, pratica il pizzo, abusivismo edilizio, il traffico di rifiuti, stupefacenti e clandestini.
La mafia sta diventando come un tumore per il nostro paese che dalla Sicilia ha intaccato tutto il sud Italia ed ora anche il nord. Bisogna assolutamente reagire, ma a dare una scossa a questo paese non devono essere solo le iniziative politiche e i magistrati, ma soprattutto le piccole circoscrizioni di cittadini che devono reagire, perché la mafia non può sconfiggere un'intero paese se tutti lottano e sostengono una causa comune.
La strada è lunga e tortuosa ma la mafia deve
essere assolutamente sconfitta.
















domenica 22 marzo 2009

Le italiane sono fuori dall'europa che conta. Ma le inglesi ci sono veramente?



Per il secondo anno di fila le italiane non raggiungeranno le semi-finali, al contrario delle squadre inglesi che invece non hanno perso plotoni nei turni precedenti e che hanno un posto assicurato nelle semi-finali.
Peccato.... Ma ora chiediamoci, quanta Inghilterra c'è e c'è stata nelle partite di champions? Poca, basti pensare che dei 12 goal segnati dalle squadre inglesi solo un goal (tra l'altro su rigore) è stato realizzato da giocatori inglesi (l'8,33% dei goal). Ma non è detto che per il solo fatto che gli inglesi non segnino vuol dire che non ci siano inglesi. E allora sono andato a controllare quanti giocatori dell'undici iniziale presentatosi contro le squadre italiane erano inglesi ottenendo che: su 66 giocatori schierati dalle squadre in campo, solo 14 erano inglesi (21,21% dei giocatori). Non molto meglio le italiane che su 66 giocatori schierati titolari, 25 erano italiani (37,87% dei giocatori).

Ora, con questo discorso non voglio sembrare razzista, ma volevo solo fare una considerazione agli inglesi che criticano il calcio italiano. Infatti gli inglesi non dando la possibilità ai suoi giocatori inglesi di poter disputare partite a livello europeo non riesce a farli crescere e i risultati si vedono poi in nazionale, con l'Inghilterra che non riesce a raggiungere le fasi finali degli europei.
Demerito quindi agli inglesi che non hanno saputo valorizzare il loro calcio e i loro calciatori; piccola soddisfazione invece per gli italiani che riescono ancora a raggiungere buoni risultati a livello internazionale (vedi mondiale 2006) e che riescono a lanciare buoni giocatori anche a livello europeo (vedi Santon, Marchisio ....). E poi perchè andare a cercare giocatori in Brasile o in chissà che altro posto quando nel proprio giardino di casa crescono giocatori di talento. Certo va dato merito all'Inghilterra di aver saputo creare un buon gioco concreto e spettacolare.